Le tabelle per il risarcimento del
danno biologico sono strumenti fondamentali per assicurare equità e uniformità nella quantificazione dei danni subiti a seguito di lesioni fisiche o psichiche. Queste tabelle distinguono tra
micropermanenti (invalidità fino al 9%) e
macrolesioni (invalidità dal 10% al 100%), con applicazioni specifiche nei contesti della
Responsabilità Civile Auto (RCA) e della
malasanità.
In questo articolo analizziamo le differenze tra queste due tipologie di tabelle, il quadro normativo che le regola e gli aggiornamenti più recenti, con particolare attenzione alla
Tabella Unica Nazionale per le macrolesioni.
Tabelle per le micropermanenti: aggiornamenti e applicazioni
Le tabelle per le micropermanenti, previste dall’
articolo 139 del Codice delle Assicurazioni Private, regolano i risarcimenti per le lesioni di lieve entità. Questi criteri prevedono un valore economico per ogni punto percentuale di invalidità, decrescente con l’aumentare dell’età del danneggiato.
Gli importi vengono periodicamente aggiornati per adeguarli al costo della vita e all’inflazione. L’ultimo aggiornamento, avvenuto nel
2024, ha introdotto un incremento del
2,5% per tenere conto della rivalutazione ISTAT.
Con l’entrata in vigore della
Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017), è stata introdotta l’applicazione delle tabelle previste per la Responsabilità Civile Auto (RCA) anche ai risarcimenti per lesioni di lieve entità (microinvalidità) derivanti da
malasanità. Questa scelta normativa ha avuto l’obiettivo di garantire uniformità e standardizzazione nei criteri risarcitori. Tuttavia, l’adozione delle tabelle RCA nell’ambito della responsabilità medica ha portato a una
sensibile riduzione degli importi risarcitori, rispetto ai parametri utilizzati in precedenza, limitando così le cifre riconosciute alle vittime di errori sanitari.
Come funzionano le tabelle per le micropermanenti?
Le tabelle per le micropermanenti si basano su tre elementi chiave:
- Percentuale di invalidità permanente: Va dall’1% al 9%.
- Età del danneggiato: Il valore del punto è maggiore per i soggetti giovani e diminuisce progressivamente con l’età.
- Danno morale: Viene calcolato come percentuale aggiuntiva, generalmente tra il 05% e il 20%, rispetto al danno biologico.
Tabelle per le macrolesioni: verso una Tabella Unica Nazionale
L’
articolo 138 del Codice delle Assicurazioni Private prevede una
Tabella Unica Nazionale per la quantificazione del danno biologico derivante da macrolesioni (invalidità permanente dal 10% al 100%). L’obiettivo è garantire uniformità su scala nazionale, eliminando le disparità tra i diversi tribunali.
Iter legislativo per la Tabella Unica Nazionale
Nonostante la Tabella Unica sia stata prevista già nel 2005, la sua adozione è stata ritardata per anni. Nel
gennaio 2024, è stato approvato uno schema di Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) che mira a introdurla definitivamente. Tuttavia, l’iter legislativo è ancora in corso e non è stata fissata una data certa per la sua entrata in vigore.
Nel frattempo, i tribunali continuano a utilizzare tabelle locali, con una prevalenza di quelle del
Tribunale di Milano, considerate uno standard autorevole per la quantificazione del danno biologico.
Cosa prevede la Tabella Unica Nazionale?
La Tabella Unica Nazionale per le macrolesioni stabilirà:
- Valore economico per ogni punto di invalidità.
- Personalizzazione del risarcimento: Inclusione del danno morale e delle specificità del caso.
- Uniformità dei criteri risarcitori: Applicazione su tutto il territorio nazionale.
Ruolo dei medici legali nella valutazione del danno
La quantificazione del danno biologico è affidata ai
medici legali, che stabiliscono la percentuale di invalidità permanente sulla base di:
- Linee guida medico-legali: Ad esempio, quelle previste dal D.M. 3 luglio 2003, che definiscono le menomazioni e le relative percentuali di invalidità.
- Esame clinico diretto: Valutazione delle condizioni del paziente attraverso visite e test specifici.
- Documentazione sanitaria: Analisi di referti, esami diagnostici e cartelle cliniche.
Il
medico legale è una figura fondamentale, sia per le
microinvalidità che per le
macrolesioni, perché assicura che il risarcimento sia davvero proporzionato al danno subito. Affidarsi solo alla valutazione del medico dell’assicurazione (controparte) non garantisce mai un risarcimento giusto, dato che il suo obiettivo principale è tutelare gli interessi della compagnia. Un
medico legale di parte, invece, può valutare in modo indipendente il danno e permettere di contestare un’offerta risarcitoria troppo bassa. Questo apre la possibilità di negoziare un accordo più equo tra il patrocinatore scelto ed il liquidatore della compagnia assicurativa.
Conclusioni
Le tabelle per il risarcimento del
danno biologico sono un pilastro fondamentale per garantire la tutela delle vittime di
sinistri stradali e
malasanità. Mentre le tabelle per le
micropermanenti sono operative da anni e soggette a regolari aggiornamenti, l’attesa introduzione della
Tabella Unica Nazionale per macrolesioni rappresenta un passo importante per uniformare i criteri risarcitori su tutto il territorio italiano. Tuttavia, desta preoccupazione l’ipotesi, ventilata da alcune indiscrezioni, che l’applicazione di questa tabella possa portare a una drastica riduzione degli importi risarcitori attualmente previsti. È fondamentale che il nuovo sistema non penalizzi le vittime, ma mantenga un livello di risarcimento adeguato alla gravità dei danni subiti.
Affidarsi a professionisti esperti è fondamentale per ottenere il giusto risarcimento, soprattutto in un panorama normativo e giurisprudenziale in continua evoluzione.
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