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I Trasportati hanno sempre ragione (o quasi!): guida al risarcimento

Quando si parla di incidenti stradali, spesso si pensa ai conducenti e alla loro responsabilità. Ma che ne è dei passeggeri? I trasportati hanno diritto a un risarcimento quasi automatico, ma ci sono eccezioni e aspetti da considerare. In questa guida chiariamo quando e come il trasportato può ottenere il giusto indennizzo.

Il diritto al risarcimento per i trasportati: cosa dice la legge?

Il diritto al risarcimento per i passeggeri coinvolti in un incidente è sancito dall’articolo 141 del Codice delle Assicurazioni Private. Questa norma stabilisce che il trasportato ha diritto a essere risarcito indipendentemente dalla responsabilità dei conducenti coinvolti. In parole semplici, chiunque sia a bordo di un veicolo e subisca un danno ha diritto a ottenere un rimborso dalla compagnia assicurativa, senza dover dimostrare chi ha causato l’incidente.

Il grande vantaggio per i trasportati: onere della prova ridotto

Uno dei punti di forza della tutela per i trasportati è la facilità con cui possono ottenere un risarcimento. A differenza del conducente, che deve dimostrare la responsabilità dell’altra parte, il passeggero deve soltanto dimostrare due cose fondamentali:

  1. Di essere stato a bordo del veicolo al momento dell’incidente.
  2. Di aver subito un danno a causa del sinistro.

Questo significa che, salvo eccezioni, il risarcimento per il trasportato è quasi sempre garantito.

Quando il risarcimento potrebbe essere limitato o negato?

Sebbene la legge tuteli fortemente i trasportati, esistono alcune circostanze in cui il diritto al risarcimento potrebbe essere ridotto o addirittura negato:

  • Colpa grave del trasportato: se il passeggero si comporta in modo tale da contribuire al verificarsi dell’incidente (ad esempio, distraendo il conducente in modo pericoloso o interferendo con la guida, azionare freno a mano), potrebbe vedersi ridurre il risarcimento.
  • Mancato utilizzo delle cinture di sicurezza: se il trasportato subisce lesioni più gravi perché non indossava la cintura di sicurezza, l’assicurazione può ridurre il rimborso per concorso di colpa.
  • Coinvolgimento in attività illecite: se il passeggero stava partecipando a un atto criminoso o viaggiava su un veicolo rubato, potrebbe perdere il diritto al risarcimento.

Caso fortuito: quando il trasportato non ha diritto al risarcimento

Un aspetto più tecnico ma importante è il cosiddetto caso fortuito. Questo concetto si applica quando l’incidente si verifica per eventi imprevedibili e inevitabili, come un malore improvviso del conducente o condizioni atmosferiche estreme. In questi casi, il risarcimento per il trasportato potrebbe essere negato, sebbene la giurisprudenza recente tenda a interpretare in modo restrittivo questa eccezione.

Quali danni possono essere risarciti?

Il trasportato ha diritto a un risarcimento per tutti i danni subiti, che possono includere:

  • Danni fisici: lesioni personali, invalidità temporanea o permanente.
  • Danni materiali: oggetti danneggiati nell’incidente (es. smartphone, occhiali, abbigliamento).
  • Danni morali: sofferenza psicologica derivante dall’incidente.
  • Danno da perdita di chance: se, a causa dell’incidente, il trasportato subisce un danno lavorativo o economico.

Come ottenere il risarcimento?

Per ottenere il risarcimento, il trasportato deve seguire alcuni passaggi fondamentali:

  1. Raccogliere prove: foto del luogo dell’incidente, testimonianze, documentazione medica.
  2. Denunciare il sinistro alla compagnia assicurativa del veicolo su cui viaggiava.
  3. Affidarsi a professionisti: rivolgersi a un’agenzia di infortunistica stradale per ricevere assistenza nella gestione della pratica e massimizzare il risarcimento.

Perché rivolgersi a un esperto in infortunistica stradale?

Anche se il diritto al risarcimento per i trasportati è tutelato dalla legge, le compagnie assicurative possono cercare di ridurre l’importo del risarcimento appellandosi a dettagli tecnici. Un esperto in infortunistica stradale può:

  • Valutare il danno in modo corretto.
  • Gestire le comunicazioni con l’assicurazione evitando che il trasportato venga penalizzato ingiustamente.
  • Ottenere il massimo risarcimento possibile, anche in caso di contestazioni.

Conclusione

I trasportati hanno quasi sempre diritto al risarcimento in caso di incidente, grazie a una normativa che li tutela in modo chiaro. Tuttavia, alcune eccezioni possono ridurre o negare il rimborso. Per questo motivo, è fondamentale conoscere i propri diritti e, in caso di difficoltà, affidarsi a professionisti esperti per ottenere la giusta compensazione.

Se sei stato coinvolto in un incidente come passeggero e vuoi assicurarti di ottenere il massimo risarcimento, contattaci subito per una consulenza gratuita!

 

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