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Arbitro Assicurativo, Arbitraggio ANIA e Infortunistica: come tutelarsi davvero

    Quando avviene un sinistro RCA, il timore di restare impigliati in lunghe controversie con le compagnie assicurative è più che fondato. Dal 2025, l’ordinamento ha introdotto un nuovo strumento chiamato Arbitro Assicurativo, che va ad aggiungersi all’arbitraggio ANIA, già noto in passato. Ma come funzionano concretamente queste procedure? E soprattutto, possono davvero sostituire il lavoro di un’infortunistica stradale, che assiste il danneggiato a 360°? In questo articolo, analizziamo le differenze tra i tre sistemi, arricchendo l’analisi con le novità contenute nel DM delle Imprese e del Made in Italy n. 215 dell’8 novembre 2024, per capire qual è la vera difesa quando si tratta di risarcimenti assicurativi.  

L’Arbitro Assicurativo 2025: uno sguardo alla novità

L’Arbitro Assicurativo è un organismo di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) introdotto definitivamente nel 2025. L’obiettivo dichiarato è offrire una via più rapida ed economica rispetto alla tradizionale causa civile.

  • Rapidità: la procedura si svolge in tempi ridotti, evitando gli arretrati del sistema giudiziario.
  • Vigilanza dell’IVASS: l’IVASS sovrintende al corretto funzionamento dell’Arbitro, garantendo un maggiore equilibrio tra assicurato e compagnia.
  • Decisioni vincolanti (con riserva): il verdetto dovrebbe essere obbligatorio per le compagnie assicurative che abbiano aderito al protocollo; in caso contrario, il danneggiato rischia di dover comunque rivolgersi al giudice ordinario.

Il DM delle Imprese e del Made in Italy n. 215 dell’8 novembre 2024

Secondo il recente DM n. 215/2024, l’Arbitro Assicurativo istituito presso l’IVASS è disciplinato da precise disposizioni che specificano:

  • Le modalità di presentazione del ricorso;
  • I requisiti di neutralità e indipendenza dei componenti dell’Arbitro;
  • I termini massimi per l’emissione della decisione e le eventuali possibilità di impugnazione.

Queste integrazioni mirano a rendere il procedimento più trasparente e a favorire un maggiore coinvolgimento del danneggiato, il quale è invitato a corredare la richiesta con una documentazione esaustiva fin dal primo invio. Tuttavia, come vedremo, l’adesione da parte delle compagnie resta un nodo cruciale per la reale efficacia di questo strumento.

L’Arbitraggio ANIA: l’alternativa “interna”

Prima dell’Arbitro Assicurativo, era già presente l’arbitraggio ANIA, promosso dall’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA).

  • Procedura interna: si tratta di un sistema organizzato dalle stesse compagnie, destinato a risolvere divergenze sugli importi da liquidare o sulla responsabilità del sinistro.
  • Riduzione del contenzioso: l’idea di fondo era sgravare i tribunali da innumerevoli cause, risolvendo in ambito stragiudiziale le dispute più semplici.
  • Percezione di minor imparzialità: essendo un organismo “interno” all’associazionismo assicurativo, chi subisce un danno potrebbe non sentirsi pienamente tutelato; il rischio è che le regole del gioco siano più favorevoli alle compagnie che al singolo assicurato.

Proprio per questo, l’Arbitro Assicurativo 2025 è stato concepito per superare alcuni limiti di neutralità che venivano ascritti all’arbitraggio ANIA. Il DM n. 215/2024 sottolinea infatti la necessità di un organismo più “pubblico” e imparziale, in grado di offrire al consumatore garanzie di terzietà.

 

Infortunistica stradale: la difesa a 360 gradi del danneggiato

Accanto a queste procedure ADR, la terza realtà da considerare è l’infortunistica stradale. A differenza delle prime due soluzioni, che cercano di risolvere il conflitto entro parametri predefiniti (un organo di vigilanza o un’associazione di settore), l’infortunistica si concentra esclusivamente sulla tutela del danneggiato.

  • Patrocinio mirato: nessun conflitto di interessi con le compagnie, ma un’assistenza centrata sull’ottenere il giusto risarcimento.
  • Gestione completa del sinistro: dalla raccolta delle prove all’organizzazione delle perizie, fino alla trattativa con l’assicuratore e, se necessario, all’avvio di un’azione legale.
  • Professionalità multidisciplinare: un’infortunistica qualificata mette in campo medici legali, avvocati, periti tecnici ed esperti assicurativi che conoscono il Codice delle Assicurazioni Private (D.lgs. 209/2005) e le più recenti circolari emanate dalle autorità (tra cui l’IVASS).

Il vero punto di forza dell’infortunistica è la capacità di intervenire fin da subito per difendere gli interessi del danneggiato, riducendo il rischio di impantanarsi in procedure lunghe o poco trasparenti.

 

Adesione volontaria e sinistri complessi: i limiti di Arbitro e Arbitraggio

Sia l’Arbitro Assicurativo 2025 sia l’arbitraggio ANIA incontrano un limite fondamentale: l’adesione volontaria delle compagnie. Se l’assicuratore non accetta di essere vincolato dal giudizio, il percorso ADR si blocca.

Inoltre, quando il sinistro presenta:

  • Lesioni gravi: con spese mediche elevate e danni morali, le compagnie preferiscono spesso la via giudiziale, sperando di contenere la liquidazione.
  • Dinamiche complesse: responsabilità multiple o scarsa chiarezza nell’accertamento dei fatti rendono i procedimenti ADR meno adatti.
  • Elevati importi di risarcimento: più è alta la somma in gioco, più l’assicurazione potrebbe puntare a dilazionare i tempi.

In questi casi, affidarsi solo all’Arbitro o all’arbitraggio ANIA può tradursi in un ulteriore passaggio, che non garantisce automaticamente una soluzione rapida.

 

In quali casi i tre sistemi possono integrarsi

Nonostante le criticità, esistono situazioni in cui Arbitro, arbitraggio ANIA e infortunistica stradale possono coesistere o persino integrarsi a vantaggio del danneggiato:

  1. Sinistro di media entità: per controversie non troppo complesse, un procedimento ADR (Arbitro o arbitraggio) può risultare utile, a patto che la compagnia aderisca e le prove siano ben documentate.
  2. Assistenza qualificata: avere il supporto di un’infortunistica permette di fornire all’organo arbitrale una documentazione completa e argomentazioni solide, aumentando le chance di un esito favorevole.
  3. Strategia concordata: l’infortunistica può suggerire se avviare la pratica davanti all’Arbitro o in arbitraggio ANIA per accelerare la trattativa, evitando però di restare incastrati in iter poco convenienti.
 

Come un’infortunistica semplifica la vita al danneggiato

L’infortunistica stradale non si sostituisce automaticamente all’Arbitro o all’arbitraggio ANIA, ma lavora per rendere spesso superfluo il ricorso a tali procedure. L’approccio tipico consiste in:

  • Valutazione preliminare: si esamina la responsabilità del sinistro, si quantificano i danni (materiali e alla persona), si raccolgono testimonianze e documenti fondamentali.
  • Trattativa stragiudiziale: si avvia un confronto diretto con la compagnia, forte di competenze tecniche e normative, per ottenere un’offerta congrua in tempi rapidi.
  • Scelta della strategia: se la compagnia non collabora, si decide se avviare la procedura presso l’Arbitro (se aderisce) o se puntare su un’azione legale più incisiva.

Il danneggiato è così sollevato dal dover approfondire ogni dettaglio burocratico, affrontando l’assicurazione con la tranquillità di avere dalla propria parte un vero difensore.

 

I vantaggi concreti di un’assistenza dedicata

Un’agenzia di infortunistica è, di fatto, una difesa vera perché:

  • Non ha secondi interessi: l’unico obiettivo è far ottenere al cliente il massimo risarcimento.
  • Conosce le tattiche delle compagnie: grazie all’esperienza con i casi precedenti, può anticipare obiezioni o richieste di riduzione dell’indennizzo.
  • Sostiene il danneggiato anche sul piano umano: un incidente stradale può essere traumatico, e un supporto competente aiuta a gestire meglio l’ansia e le preoccupazioni.
  • Offre flessibilità: che si proceda con l’Arbitro, l’arbitraggio o un giudizio civile, c’è sempre un professionista pronto a guidare la persona lungo la strada migliore.
 

Gli errori più comuni da evitare in caso di sinistro

Senza un’adeguata assistenza, chi subisce un sinistro RCA rischia di commettere passi falsi che rallentano la pratica o compromettono la possibilità di ottenere un risarcimento congruo:

  1. Non raccogliere prove tempestivamente: fotografie, testimoni, referti medici vanno reperiti quanto prima per costruire una documentazione solida.
  2. Firmare accordi frettolosi: senza una consulenza tecnica, si rischia di accettare proposte risarcitorie molto inferiori al valore reale del danno.
  3. Sottovalutare i danni fisici: alcune lesioni emergono a distanza di giorni o settimane; effettuare subito una visita medica e conservare certificati è fondamentale.
  4. Non considerare le voci di danno morale o esistenziale: oltre alle spese mediche, può spettare un risarcimento per la sofferenza morale e i disagi subiti.
  5. Affidarsi all’assicurazione avversaria: la compagnia ha tutto l’interesse a contenere i costi; una trattativa diretta senza un difensore esperto può risultare penalizzante.
 

Conclusioni: come scegliere la via più sicura

In sintesi, l’Arbitro Assicurativo introdotto nel 2025, con le integrazioni normative del DM n. 215/2024, e l’arbitraggio ANIA costituiscono due vie di risoluzione alternativa al tribunale, ma presentano limiti di adesione e possibili squilibri a sfavore del danneggiato. L’infortunistica stradale, invece, offre una tutela mirata, capace di gestire ogni aspetto — dalla fase stragiudiziale alla trattativa, fino all’eventuale giudizio civile.

Se cerchi una difesa vera, il suggerimento è di rivolgerti a professionisti dell’infortunistica che possano:

  1. Analizzare il tuo caso e proporti la migliore strategia.
  2. Evitare passaggi inutili, come l’Arbitro o l’arbitraggio, se non necessari.
  3. Arrivare a un risarcimento equo in tempi rapidi, senza lasciarti solo nella burocrazia.
  ….se hai subìto un sinistro RCA e vuoi risolvere la situazione con la massima tutela, il team specializzato di Infortunistica Antoniana ti assisterà dal primo incontro fino alla liquidazione del danno, garantendoti un sostegno concreto sia sul piano tecnico che su quello umano.

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