> AGGIORNAMENTO 20/02/2025 link : Pubblicazione TUN
Dopo anni di attesa, la Tabella Unica Nazionale (TUN) per la liquidazione delle macrolesioni è stata finalmente approvata con il DPR 13 gennaio 2025, n. 12. Questo regolamento stabilisce i valori di riferimento per il risarcimento delle invalidità permanenti tra il 10% e il 100%, uniformando i criteri di calcolo su tutto il territorio nazionale.
La Tabella Unica Nazionale (TUN) 2025 rappresenta una svolta significativa nel sistema di risarcimento del danno biologico in Italia. Questo nuovo schema è stato introdotto con l’intento di armonizzare i criteri di liquidazione, eliminando le disparità tra le diverse giurisdizioni e garantendo una maggiore uniformità nell’applicazione della normativa. Tuttavia, l’adozione della TUN solleva anche alcune criticità che meritano un approfondimento, specialmente per quanto riguarda la diaria per l’invalidità temporanea e la sua aderenza ai principi enunciati dalla Cassazione.
Da Quando Sarà in Vigore?
La TUN entrerà ufficialmente in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, applicandosi ai sinistri verificatisi successivamente alla sua entrata in vigore, come stabilito all’articolo 5 del DPR 13 gennaio 2025, n. 12.
Un Sistema Più Equo o Nuove Disparità?
La TUN si propone di fornire un criterio standardizzato per il risarcimento dei danni alla persona, applicabile ai sinistri RCA e alla responsabilità sanitaria. Le principali innovazioni introdotte includono:
- Valore economico uniforme per ogni punto di invalidità dal 10% al 100%.
- Coefficiente di riduzione per età, che adegua il risarcimento in base all’aspettativa di vita residua.
- Nuova modalità di calcolo per il danno morale, con una progressione percentuale proporzionale all’invalidità riconosciuta.
- Definizione di un valore fisso per il danno temporaneo, con una diaria giornaliera pari a 55,24 euro.
Criticità sulla Diaria Giornaliera per il Danno Temporaneo
Uno dei principali punti di discussione riguarda l’importo stabilito per la diaria giornaliera in caso di invalidità temporanea assoluta. Secondo la TUN, la somma prevista è 55,24 euro al giorno, un valore che risulta significativamente inferiore rispetto ai 115 euro giornalieri stabiliti dalla Tabella di Milano 2024 per la sofferenza quotidiana del danneggiato.
Questa scelta appare problematica in quanto la diaria fissata dalla TUN coincide con quella prevista dall’art. 139 del Codice delle Assicurazioni, destinata a coprire le microinvalidità derivanti da sinistri stradali. L’Art. 3 del recente intervento normativo ribadisce che la liquidazione del danno biologico temporaneo deve avvenire in conformità all’articolo 139, commi 1, lettera b), e 5, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209. Tuttavia, questa impostazione normativa porta a una grave incongruenza applicativa: un soggetto con una macrolesione grave riceverebbe lo stesso trattamento economico di chi subisce un danno di lieve entità, come un colpo di frusta da tamponamento.
Questa impostazione pone una seria questione di equità e proporzionalità, in quanto la sofferenza quotidiana di un macro leso non può essere equiparata a quella di un micro leso. L’assenza di una progressione dell’indennità temporanea crea una disparità evidente, andando a penalizzare chi ha maggiori necessità di assistenza continua e terapie riabilitative. La mancata differenziazione tra i livelli di invalidità non tiene conto delle reali condizioni del danneggiato, risultando in un trattamento economicamente inadeguato per chi ha subito danni significativi e prolungati nel tempo.
Come Funziona la Nuova Tabella?
La TUN stabilisce il valore economico di ogni punto percentuale di invalidità permanente, tenendo conto di due fattori chiave:
- L’età del danneggiato: il valore risarcitorio diminuisce con l’avanzare dell’età secondo il coefficiente di riduzione per l’età.
- La percentuale di invalidità: il valore per punto aumenta in maniera progressiva all’aumentare del grado di invalidità, con una crescita più che proporzionale per le invalidità più gravi.
Per esempio, il primo punto di invalidità è fissato a 939,78 euro, lo stesso valore già previsto per le micropermanenti. Tuttavia, il valore riconosciuto cresce con l’aumentare dell’invalidità, arrivando a superare il milione di euro per invalidità gravi.
Confronto tra la TUN, la Tabella di Milano e la Tabella di Roma
Analizzando le tabelle esistenti, emergono significative differenze tra la Tabella Unica Nazionale, la Tabella di Milano 2024 e la Tabella di Roma 2023, specialmente nelle lesioni più gravi.
Danno Temporaneo:
- Diaria giornaliera per inabilità temporanea assoluta: 55,24 euro.
- Incremento per danno morale: dal 30% al 60%.
Danno da Perdita del Rapporto Parentale: la TUN è Adeguata?
Oltre al danno biologico, la riforma incide anche sulla liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale. Secondo la Corte di Cassazione, la liquidazione deve seguire un sistema a punti che tenga conto di vari fattori, tra cui:
- L’età della vittima.
- L’età del superstite.
- Il grado di parentela e la convivenza.
Le tabelle esistenti già prevedono importi differenti per questo tipo di danno:
- Tabella di Milano 2024: valore punto 3.911 euro.
- Tabella di Roma 2023: valore punto tra 9.806,70 e 11.356,15 euro.
La TUN, tuttavia, non affronta esplicitamente la questione, lasciando un vuoto normativo che potrebbe generare interpretazioni giurisprudenziali non uniformi.
La TUN Rispetta il Modello a Punti Richiesto dalla Cassazione?
Uno degli aspetti più discussi è se la TUN aderisca realmente al modello a punti indicato dalla Cassazione. Quest’ultima ha più volte ribadito la necessità di adottare un sistema che consenta una quantificazione del danno progressiva e personalizzabile.
Se da un lato la TUN stabilisce valori fissi per ogni punto di invalidità, dall’altro non contempla un adeguato margine di personalizzazione, il che potrebbe limitarne l’applicabilità nei tribunali. L’assenza di un sistema più flessibile rischia di ridurre l’efficacia della TUN nei giudizi di merito, portando a nuove contestazioni.
Conclusioni e Prospettive Future
La Tabella Unica Nazionale 2025 rappresenta un tentativo di modernizzazione del sistema risarcitorio, ma solleva numerose perplessità. Se da un lato mira a eliminare le disparità territoriali, dall’altro rischia di introdurre nuove ingiustizie, soprattutto per i soggetti con macrolesioni gravi.
Le principali criticità includono:
- La diaria per il danno temporaneo, che non tiene conto delle reali necessità dei macro lesi.
- L’assenza di una regolamentazione chiara per il danno parentale, lasciando spazio a decisioni non uniformi.
- Una struttura rigida che potrebbe non adattarsi ai singoli casi concreti, riducendo la possibilità di personalizzazione.
Come si evolverà la situazione? Sarà fondamentale monitorare l’applicazione pratica della TUN nei tribunali e verificare se il nuovo modello riuscirà a garantire un reale equilibrio tra equità e sostenibilità economica.
Se hai subito un danno e desideri capire come la nuova tabella possa influenzare il tuo risarcimento, rivolgiti agli esperti di Infortunistica Antoniana. Il nostro team è a tua disposizione per fornirti una consulenza personalizzata e aiutarti a ottenere il giusto risarcimento.
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