L’INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, si occupa di tutelare i lavoratori in caso di infortunio o malattia professionale. Un aspetto fondamentale dell’indennizzo riguarda il danno biologico, ovvero la menomazione fisica o psichica che un individuo subisce a causa di un incidente sul lavoro o di una malattia professionale. L’INAIL, in base alla gravità del danno, eroga diverse tipologie di indennizzo, suddivise in tre fasce principali:
La prima fascia: fino al 5% di invalidità
In caso di menomazione del 5% o inferiore, l’INAIL non prevede alcun indennizzo. Questo perché esiste una soglia fissa del 5%, al di sotto della quale non viene erogato alcun risarcimento relativo al danno biologico.
La seconda fascia: dal 6% al 15% di invalidità
Quando l’invalidità permanente è compresa tra il 6% e il 15%, l’INAIL eroga un indennizzo in capitale. Questo significa che il lavoratore riceve una somma di denaro una tantum, corrispondente al valore economico del danno subito. Ad esempio, un lavoratore che subisce un infortunio in itinere, ad esmpio durante il tragitto casa-lavoro, ed al quale viene riconosciuto un danno biologico del 10%, riceverà un’unica somma di denaro da parte dell’INAIL.
La terza fascia: dal 16% al 100% di invalidità
Per invalidità permanenti superiori al 15%, l’INAIL eroga un indennizzo in rendita. Questo significa che il lavoratore riceverà un pagamento periodico, solitamente mensile, per tutta la vita o fino alla cessazione dell’invalidità. L’importo della rendita varia in base al grado di invalidità riconosciuto.
Esempio di indennizzo in rendita e capitalizzazione
Immaginiamo un lavoratore coinvolto in un incidente stradale mentre si reca al lavoro (RCA in itinere) ed al qual viene riconosciuto un danno biologico del 20%. In questa situazione, sia l’INAIL che la compagnia assicurativa del responsabile civile intervengono per il risarcimento.
Essendo il danno superiore al 15%, l’INAIL assegnerà al lavoratore una rendita mensile sino al fine vita. Tuttavia, essendo un danno causato da terzi, e data la presenza di copertura assicurativa, l’INAIL avrà il diritto di rivalersi sull’Assicurazione del responsabile civile per recuperare le somme già erogate e l’importo del danno biologico capitalizzato.
Il lavoratore riceverà quindi dalla compagnia assicurativa un risarcimento calcolato secondo gli articoli 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni, supportato eventualmente dalle tabelle di liquidazione dei tribunali di Roma e Milano. Questo risarcimento comprenderà, oltre al danno biologico, anche altri danni come il danno morale o il danno patrimoniale. Da questa somma complessiva verrà detratto l’importo che l’INAIL avrà capitalizzato per il danno biologico.
Pertanto, il lavoratore riceverà un risarcimento dalla compagnia assicurativa, che decurterà quanto l’INAIL dovrà erogare in relazione al danno biologico, evitando così un doppio pagamento per lo stesso danno e garantendo un indennizzo equo.
In questi casi, il risarcimento netto erogato dalla compagnia assicurativa perderà il titolo di “Danno Differenziale”.
In sintesi
L’INAIL offre un sistema di indennizzo complesso che tiene conto della gravità del danno biologico subito dai lavoratori, calcolato su apposite tabelle medico legali emanate dalla stessa INAIL.
Le tre fasce di indennizzo (fino al 5%, dal 6% al 15% e dal 16% al 100%) garantiscono un risarcimento adeguato per le diverse situazioni.
Infortunistica Antoniana, con la sua esperienza nel settore da oltre 25 anni, è in grado di assistere i lavoratori e i loro familiari in ogni fase del processo di richiesta di indennizzo, fornendo un supporto completo e professionale.